Facilmente fruibili da chi? Dal pubblico a cui sono dirette. Di contro, l’architettura dell’informazione mira a posizionare i contenuti nel punto di un sito o di una pagina web dove più facilmente possono essere trovati.
Si può pertanto affermare che gli sforzi del web writing siano inutili in assenza di una buona architettura dell’informazione. Ed è effettivamente così: l’efficacia del web writing è decisamente legata all’organizzazione delle informazioni. Non ha infatti senso redigere contenuti seguendo le norme della scrittura per il web se poi quei contenuti verranno posizionarsi a casaccio nella struttura del sito (o della pagina) che li ospita. E ciò vale per qualsiasi tipo di progetto online.
Se i visitatori del tuo sito o blog aziendale non trovano quel che cercano, significa che i tuoi contenuti web non saranno letti, anche se hanno un grande valore e sono stati creati in modo perfetto. A questo aggiungi che l’utente di Internet è impaziente per natura. Se non trova subito quel che cerca, lascia il tuo sito e prosegue la sua ricerca altrove, dai concorrenti che sono a un solo click di distanza da te. Un vero disastro, poiché spesso l’informazione che cercava era invece presente, ma… nascosta nella struttura del sito o del blog!
Per fare qualche esempio, ecco alcuni problemi di architettura dell’informazione che possono annullare il lavoro di web writing in un sito:
- Navigazione confusa
- Scarsa accessibilità all’informazione profonda
- Scarso equilibrio nei volumi delle informazioni
- Mancanza di logica nella classificazione delle informazioni
A questo punto, ti potresti chiedere: “Ma sei il sito web è piccolo, non basta il solo lavoro di web writing? Cioè: creare contenuti di qualità non è sufficiente?”. La risposta è no. Anche se il tuo sito ha solo poche pagine, le dovresti creare, classificare, collocare e collegare in modo ben ragionato. In effetti, qualsiasi progetto web deve vantare un’architettura dell’informazione ben studiata, oltre che un lavoro di web writing ineccepibile.
Prendiamo per esempio una landing page. Non è sufficiente far atterrare il tuo potenziale cliente su di essa perché succeda qualcosa. L’utente deve percepire che le promesse fatte dal link che lì lo ha portato sono state mantenute! Per esempio, occorre che chi ha progettato la pagina d’atterraggio si domandi:
- La landing page contiene davvero tutte le informazioni utili all’utente perché sia persuaso a fare l’acquisto online?
- I contenuti web più importanti sono visibili nello spazio “sopra la piega”?
- I contenuti web secondari sono raggruppati – come contenuto o come elenco di link – in una zona secondaria, ma comunque ben individuabile della landing page?
- L’organizzazione delle informazioni della landing page corrisponde alla logica dell’utente web cui è dedicata?
Una parte di questo lavoro di organizzazione delle informazioni è a carico del web content writer. Tuttavia, il web writing interviene a valle dell’architettura dell’informazione. In effetti, il compito di quest’ultima è rispondere a domande prioritarie come:
- All’interno di un sito web, gli utenti dove vanno a cercare le informazioni?
- La struttura della navigazione riflette il modo di pensare degli utenti del sito?
- Quale architettura di pagina converrà a uno specifico contenuto web?
- Quale architettura di pagina focalizza maggiormente l’attenzione degli utenti del sito?
Di contro, il web writing ha una visione più circoscritta dei contenuti e della loro funzione. Alcune delle tipiche domande che si pone un web writer sono per esempio queste:
- Qual è la prima informazione che gli utenti vorrebbero trovare in questo specifico contenuto web?
- Che tipo di informazioni occorre fornire a quei particolari utenti? Bisogna essere descrittivi, fornire cifre, fornire testimonianze o che altro?
- Dove mettere le call to action? E le informazioni di contatto?
- Il titolo H1, i sottotitoli H2 e i link sono abbastanza comprensibili per i visitatori?
- Il contenuto che presento ai miei potenziali clienti è scritto con un linguaggio persuasivo?
Insomma: creare un sito web che sia realmente efficace è un lavoro complesso. E non è così facile trovare professionisti che abbiano tutte le competenze per studiare una buona architettura dell’informazione. Tanto per fare qualche esempio, un esperto di architetture web dovrebbe:
- Possedere una mente aperta, perché le conoscenze richieste e gli aspetti da gestire sono davvero tanti.
- Possedere una grande umiltà: il verdetto sulla bontà di un’architettura web spetta solo agli utenti del sito. Le opinioni personali non contano, contano solo i risultati sul campo.
- Padroneggiare con estrema sicurezza le tecnologie indispensabili al suo lavoro.
- Possedere un certo potere di persuasione, per convincere gli altri attori del progetto web che un sito non può essere costruito basandosi su vaghe opinioni o su impressioni personali. Al contrario, occorre affidarsi a convenzioni e a standard consolidati. E ricordarsi che, per rispondere ai bisogni degli utenti, bisogna conoscerli bene, studiando i loro comportamenti.
E tu che ne pensi? Sei convinto dell’importanza dell’architettura dell’informazione nei progetti web? Che altre competenze riconosceresti alla figura professionale che se ne occupa?
Tratto da comunicaresulweb.com